Dott.re Giuseppe Spinelli

Chirurgia Ortognatica

CHIRURGIA ORTOGNATICA

Chirurgia Malformativa

Gli obiettivi principali della

chirurgia ortognatica

includono la correzione delle discrepanze nella relazione mascellare-mandibola nonché il miglioramento dell’estetica facciale, utilizzando osteotomie e posizionamento ottimizzato dei segmenti ossei in modo da facilitarne la funzionalità.

 

Tuttavia, questi obiettivi potrebbero non essere sempre raggiungibili poiché i risultati estetici dipendono dal movimento scheletrico sottostante. Pertanto, una conoscenza approfondita dell’associazione tra movimenti ossei e corrispondenti risposte dei tessuti molli è indispensabile per prevedere i risultati estetici postoperatori. Sebbene i tessuti molli tendano a muoversi con i tessuti duri e ad adattarsi di conseguenza, la correlazione tra i movimenti dei tessuti duri e molli non è ben definita. Questo non deve essere trascurato nella pianificazione del trattamento per i pazienti con asimmetria facciale, perché influenza gli esiti post-chirurgici.

 

Infatti, la chirurgia ortognatica ha lo scopo di correggere in modo tridimensionale alcune anomalie dento-facciali caratterizzate da un’alterazione della crescita dei mascellari, riportando le arcate della bocca perfettamente in asse.
Occlusione dentale, difetti di masticazione, sporgenza della mandibola rispetto all’arcata superiore (morso inverso), retrogressione della mandibola con mento eccessivamente sfuggente: in tutti questi casi, intervenire con un trattamento di chirurgia ortognatica è fondamentale per raggiungere dei risultati soddisfacenti sia dal punto di vista funzionale (masticazione, respirazione) che estetico.

Anestesia: Generale con degenza di 1 notte in clinica.

Guarigione: Gonfiore per 10/15 giorni.

Galleria foto intervento di
Chirurgia Ortognatica pre e post

LE OPZIONI DI TRATTAMENTO IN CASO DI ANOMALIE DENTO-FACCIALI:

1) Trattamento tradizionale con ortodonzia pre chirurgica ( 6-8 mesi)per allineare i denti e successiva Chirurgia dei mascellari , abitualmente bimascellare ma in casi particolari monomascellare, e dopo la Chirurgia si esegue l’ortodontia di rifinitura ( 2-4 mesi circa);

2) Surgery early , che prevede il trattamento chirurgico precoce quindi ortodontia breve (2-3 mesi) Chirurgia ortognatica dei mascellari e successiva ortodonzia post-chirurgica più lunga (3-5 mesi);

3) Surgery First, che prevede di effettuare per primo l’intervento chirurgico ,con miglioramenti estetici immediati ,e successivamente L’ortodonzia con durata di 6-8 mesi.

Con l’intervento di

chirurgia ortognatica

si ottiene un miglioramento risolutivo sia dal punto di vista funzionale, con la correzione nell’occlusione dentale, sia dal punto di vista estetico, con la correzione delle alterazioni dei rapporti estetici del viso.

Un trattamento di questo tipo è indicato al completamento definitivo dello sviluppo scheletrico della persona, cioè dopo i 17-18 anni per le donne e 18-21 per gli uomini; tuttavia, nei casi più complessi, è possibile che il chirurgo consigli un intervento di chirurgia precoce e scelga di intervenire anche dai 16 anni.

Ciò che deve considerare il chirurgo maxillo-facciale in questi pazienti e durante la preparazione del caso chirurgico è quanto segue:

1. Valutazione 3D della risposta dei tessuti duri e molli, soprattutto nelle direzioni orizzontale e anteroposteriore, è essenziale per la pianificazione del trattamento preoperatorio.
2. La risposta dei tessuti molli a seguito di chirurgia ortognatica può non essere la stessa in soggetti asimmetrici e non asimmetrici, e può variare a seconda del tipo di intervento (arretramento o avanzamento) e della regione facciale.
3. Nei pazienti asimmetrici, la risposta dei tessuti molli è più evidente dopo gli interventi chirurgici di avanzamento. Inoltre, la correzione tessuti duri può facilitare un pronunciato movimento dei tessuti molli nella regione facciale centrale inferiore.
4. Sebbene i modelli di cambiamento dei tessuti duri e molli dopo la chirurgia ortognatica siano simili, l’entità del movimento dei tessuti molli è inferiore rispetto a quella dei tessuti duri.

I risultati di questa attenta valutazione pre-operatoria aiutano il chirurgo esperto a identificare il grado e la direzione dei movimenti relativi dei tessuti duri e molli necessari per raggiungere gli obiettivi estetici del trattamento.

L’INTERVENTO CHIRURGICO

Dopo aver eseguito studio del caso con l’analisi degli esami radiologici e l’acquisizione di modelli in gesso ai fini della programmazione chirurgica, l’intervento chirurgico viene programmato.

Dopo l’esecuzione di esami e visite in fase di pre-ospedalizzazione, verrà programmato il ricovero.
Il giorno dell’intervento chirurgico dovranno essere portati con sé tutti gli esami ed i documenti della storia clinica del caso e della eventuali patologie croniche del paziente.

In sala operatoria il chirurgo opera alcune incisioni intraorali eseguendo delle precise tecniche osteotomiche dei mascellari, le quali consentono la loro mobilizzazione e la successiva fissazione con viti e placche in titanio, così da raggiungere la posizione programmata.
Lo scopo è di ottenere un rapporto occlusale fisiologico e la normalizzazione dei rapporti tra le parti che compongono lo scheletro facciale.

Al termine dell’intervento, il chirurgo procede con la sutura delle incisioni che viene eseguita totalmente all’interno della bocca, in modo da non lasciare alcuna cicatrice visibile.

POST-OPERATORIO

In fase post-operatoria si presenta gonfiore ed edema del viso per le prime due settimane.
Prima che il gonfiore cessi completamente e si possa riacquistare il proprio normale aspetto saranno necessari circa 20 giorni dall’intervento.

Nei successivi all’intervento, vengono applicati degli elastici intermascellari atti a favorire la nuova occlusione permettendo una leggera apertura, senza che venga applicato alcun blocco rigido come in passato.
Al momento della dimissioni dall’ospedale il chirurgo e/o il suo aiuto chirurgo illustrerà e consegnerà le raccomandazioni scritte da tenere a domicilio nell’immediato periodo post-operatorio. Verranno anche consigliati farmaci e comunicata la data del primo controllo ambulatoriale. Il paziente dovrà avere una dieta rigorosamente a base di sostanze liquide per la prima settimana, dopo di ché potrà progressivamente passare all’uso di cibi molli per ancora 4 settimane.

In caso di insorgenza di complicanze tardive, ovvero a partire dalle 36 ore successive all’intervento e quindi successive alla dimissione, il chirurgico e/o il suo aiuto chirurgo saranno disponibili e reperibili telefonicamente ai recapiti che verranno comunicati alla dimissione.
Si raccomanda sempre e comunque la presenza di un accompagnatore al ricovero e alla dimissione e alla sua presenza nei primi giorni successivi all’intervento.