Dott.re Giuseppe Spinelli

Tracheotomia

TRACHEOTOMIA

Chirurgia oncologica

INTRODUZIONE ALLA TRACHEOTOMIA

La tracheotomia è un intervento chirurgico che consiste nel mettere in comunicazione la trachea con l’ambiente esterno cortocircuitando le alte vie respiratorie (laringe-faringe-bocca-naso).

Questo intervento trova indicazione in differenti situazioni cliniche:

  • in regime di urgenza/emergenza (es. traumi facciali o politraumi che impediscono la respirazione autonoma)
  • in elezione (es. durante interventi chirurgico di oncologia maggiore per permettere la protezione e messa in sicurezza dei polmoni nell’immediato post-operatorio)

La tracheotomia può anche essere definita:

  • temporanea, quando il suo scopo è cortocircuitare l’aria per un breve periodo di tempo (qualche giorno-settimana) ai fini di permettere una riabilitazione di altre funzioni quali ad esempio la deglutizione oppure in caso di patologia oncologica che necessiti trattamento radio-chemioterapico che possa mettere a rischio le funzioni respiratorie del paziente;
  • permanente, quando purtroppo il paziente per le compromesse condizioni cliniche non può respirare in altro modo.

Viene eseguita in sala operatoria solitamente in anestesia generale oppure in anestesia locale quando è impossibile l’incubazione attraverso la bocca del paziente (es. in caso di importanti traumi facciali o condizioni infettive che alterano l’anatomia delle alte vie aeree)

TECNICA CHIRURGICA:
Viene eseguita una incisione orizzontale di 2-3 cm in sede sovra-giugulare, al di sotto della cartilagine cricoide laringea.
I muscoli prelaringei vengono separati lungo la linea alba.
La ghiandola tiroide viene sezionata nella sua porzione centrale (istmo) oppure viene spostata verso il basso o verso l’alto a seconda della anatomia favorevole del paziente in modo da permettere di eseguire una tracheotomia sovra- o sotto-istmica, rispettivamente.
La comunicazione del lume tracheale con l’ambiente esterno avviene attraverso l’incisione dei primi anelli tracheali, solitamente viene praticato uno sportellino a cerniera inferiore che si estende dal 2 al 3 anello tracheale che viene fissato alla cute per evitare il rischio di dislocamento della cannula.

La cannula tracheotomia che viene utilizzata solitamente è provvista di una cuffia interna ad ulteriore protezione dei polmoni da secrezioni quali saliva o sangue, ed una controcannula provvista o meno di forellini che permettono al paziente la fonazione (vedi foto).

Una volta che il paziente ha ripreso la normale attività deglutitoria e le condizioni cliniche lo permettono la cannula tracheostomica viene rimossa e la ferita cutanea suturata con un piccolo intervento in anestesia locale lasciando una piccola cicatrice poco visibile.

Casi clinici: Tracheotomia

Cannula tracheostomica e controcannule fenestrata e non fenestrata.

Punti di repere per la tracheotomia: linea mediana verticale tratteggiata, A linea superiore margine superiore cartilagine tiroidea, B linea inferiore margine inferiore cartilagine tiroidea, C linea di incisione per tracheotomia in elezione, D linea contrassegnante il margine superiore del giugulo.

Cannula tracheostomica in sede.