TUMORE O CARCINOMA A CELLULE SQUAMOSE
TUMORE O CARCINOMA A CELLULE SQUAMOSE
Sono tumori secondi per frequenza rispetto ai basaliomi, dimostrano una particolare incidenza in Australia anche in virtù della loro stretta associazione con i seguenti fattori:
Questo tumore si presenta sotto forma di placche o noduli, a seconda delle dimensioni può o meno ulcerarsi. Il classico tumore a cellule squamose sporadico, se ben escisso, non recidiva. Le recidive si possono avere in caso di escissione incompleta, in caso di lesioni grandi e in caso di lesioni con basso grado di differenziazione.
Si distinguono diverse varianti istopatologiche: acantolitica (a cellule fusate, adenoide-squamosa), a piccole cellule, verrucoso.
Il tumore a cellule squamose metastatizza per via linfatica e solo qualora le dimensioni diventano ragguardevoli anche per via ematica (polmone, fegato, ossa e cervello).
Il rischio di progressione neoplastica è maggiore quando il carcinoma insorge su cute non foto-esposta, dunque: la probabilità di avere un carcinoma a cellule squamose su cheratosi solare è pari al 0,5%; se cute non è fotoesposta diventa del 2-3%. Tali percentuali cambiano se il carcinoma insorge a livello del labbro, in paziente immunodepressi o su osteomielite cronica.
Per quanto riguarda la stadiazione, questa si basa sul TNM.
La terapia per il tumore a cellule squamose è la chirurgia. L’obiettivo è la completa escissione chirurgica della neoplasia senza avere timore di danneggiare le strutture anatomiche coinvolte. Sarà poi compito dello stesso chirurgo maxillo-facciale provvedere alla ricostruzione che possa preservare l’integrità estetico-funzionale delle strutture coinvolte
Nel caso di un tumore a cellule squamose la terapia chirurgica può prevedere a seconda delle dimensioni e della sede anche l’asportazione dei linfonodi a valle del distretto anatomico coinvolto (svuotamento laterocervicale).
La radioterapia può essere utilizzata come trattamento complementare all’atto chirurgico. La radioterapia può essere effettuata sia sul tumore che sul collo, su entrambi i siti ha la funzione di ”sterilizzare” il campo chirurgico in funzione del risultato istologico (margini di resezione positivi, interessamento di una o più stazione linfonodale).
Questo tipo di tumori è scarsamente sensibile alla chemioterapia, e questa ha praticamente un ruolo esclusivamente palliativo.
Aspetto tipico di carcinoma squamocellulare. La palpebra superiore è interessata per la metà laterale. il carcinoma ha la tendenza a crescere invadendo le strutture vicine.
Alla RMN si evidenzia l’interessamento della cornice orbitaria laterale.
Rimozione del tumore e disegno del lembo ricostruttivo basato sui rami anteriori dell’ arteria temporale superficiale.
Sutura cutanea con rotazione del lembo fascio cutaneo peduncolato.
Risultato post operatorio preliminare.
Carcinoma squamocellare della radice nasale e del canto mediale occhio destro.
Metastasi laterocervicale destra – a livello nasale gli esiti di asportazione del carcinoma squamocellulare.
Alla TC metastasi linfonodale destra con interessamento della parotide e del ramo mandibolare.
Immagine preoperatoria – delineati i margini di resezione della metastasi.
Resezione metastasi con parte del ramo mandibolare.
Il muscolo gran pettorale che verrà trasferito peduncolato ai suoi vasi, nella regione del difetto chirurgico.
Il difetto chirurgico – la resezione ha comportato l’asportrazione del ramo e di parte del corpo mandibolare.
Allestimento di un ampio lembo deltopettorale.
Il lembo di muscolo pettorale in sede a colmare il difetto chirurgico.
Immagine postoperatoria – assenza di parte del ramo mandibolare.