Orecchio sporgenti o a sventola possono essere migliorate grazie alla chirurgia dell’orecchio: otoplastica. Questo tipo di chirurgia permette di migliorare la forma, la posizione e/o le proporzioni delle cartilagini che compongono il padiglione auricolare.
Le deformità dei padiglioni auricolari possono essere congenite e quindi presenti dalla nascita, oppure essere acquisite per difetti post-traumatici oppure esiti di pregressi interventi chirurgici per altre patologie (es. patologia tumorale).
L’
cerca di ricreare una forma naturale del padiglione auricolare, rispettando l’equilibrio e la proporzione tra le orecchie e il viso. Le correzioni delle deformità anche minori possono portare profondi benefici all’aspetto ed alla autostima.
In particolare l’otoplastica è in grado di trattare:
L’otoplastica è un intervento altamente personalizzato e come tutti gli interventi con scopi funzionali-estetici si dovrebbero affrontare per se stessi, e non per soddisfare i desideri di qualcun altro o per cercare di adattarsi a qualsiasi tipo di immagine ideale.
I candidati alla otoplastica sono:
Essere franchi con se stessi e con il medico-chirurgo al quale ci si affida.
Verranno poste una serie di domande che riguardano la vostra salute, i desideri e lo stile di vita e dovete essere pronti a discuterne con franchezza.
Dovrete esporre le vostre aspettative dalla chirurgia, le condizioni mediche, allergie ai farmaci e trattamenti medici interventi chirurgici precedenti
Il chirurgo è tenuto a valutarvi nel complesso del vostro stato di salute generale, le condizioni cliniche pre-esistenti potrebbero influenzare l’indicazione o il tipo di tecnica chirurgico-anestesiologica da scegliere.
Verranno acquisite fotografie per la vostra cartella clinica
Verranno dunque discusse le differenti opzioni terapeutiche e consigliato il tipo di trattamento più adatto al caso specifico.
Verranno elencate le potenziali complicanze ed i rischi correlati
Fase di pre-ospedalizzazione:
Vi verrà chiesto di firmare i moduli di informativa e consenso chirurgico per essere certi che abbiate compreso appieno l’intervento a cui verrete sottoposti, le alternative ed i rischi più probabili e le possibili complicanze.
Prima dell’intervento è necessario sottoporsi ad esami ematici, valutazione anestesiologica, esecuzione di elettrocardiogramma e Rx torace se e quando richiesto dal medico specialista in anestesiologia.
Prendere alcuni farmaci o regolare i farmaci in corso di terapia domiciliare
Smettere di fumare
Evitare di prendere l’aspirina e alcuni farmaci anti-infiammatori e gli integratori a base di erbe in quanto possono aumentare il sanguinamento
Verrà indicato dal medico anestesista il tipo di cena e/o di colazione (quando permessa) da assumere il giorno previsto dell’intervento
Il giorno dell’intervento chirurgico:
Il ricovero viene programmato solitamente per la tarda mattinata, è opportuno recarsi in ospedale dove indicato con tutta la documentazione riguardante non solo il caso clinico specifico ma tutta la propria storia medica pregressa laddove presente
Verrà confermata indicazione all’intervento chirurgico dopo aver constatato le condizioni di salute alla ammissione da parte del medico accettante. In caso di condizioni cliniche variate con potenziale aumentato rischio per la salute del paziente l’intervento chirurgico verrà sospeso e(o rimandato
E’ opportuno portarsi con sé anche i farmaci che fanno parte della propria terapia domiciliare cronica (quando in atto).
Post-operatorio e follow-up
Al momento della dimissioni dall’ospedale il chirurgo e/o il suo aiuto chirurgo illustrerà e consegnerà le raccomandazioni scritte da tenere a domicilio nell’immediato periodo post-operatorio. Verranno anche consigliati farmaci e comunicata la data del primo controllo ambulatoriale.
Dopo l’intervento chirurgico, delle bende o fasciature verranno applicate per mantenere il vostro sito chirurgico pulito, proteggendolo da traumi e sostenendo la nuova posizione delle orecchie durante la guarigione iniziale.
In caso di insorgenza di complicanze tardive, ovvero a partire dalle 36 ore successive all’intervento e quindi successive alla dimissione, il chirurgico e/o il suo aiuto chirurgo saranno disponibili e reperibili telefonicamente ai recapiti che verranno comunicati alla dimissione.
Si raccomanda sempre e comunque la presenza di un accompagnatore al ricovero e alla dimissione e alla sua presenza nei primi giorni successivi all’intervento.
Alcuni dei rischi includono:
L’otoplastica verrò eseguita in una struttura idonea per garantire la sicurezza della procedura chirurgica ed anestesiologica.
In caso si verificassero complicazioni, informare il chirurgo maxillo-facciale che stabilirà se è necessario un trattamento supplementare.
Prestare attenzione
Seguire le istruzioni del medico è la chiave per il successo del vostro intervento chirurgico. E ‘importante che le incisioni chirurgiche non siano sottoposte a sforzi eccessivi, abrasioni, o movimenti durante il tempo di guarigione.
Fase 1 – Anestesia
Le scelte includono la sedazione endovenosa, l’anestesia locale o generale. Il tipo di anestesia verrà deciso e comunicato al paziente in fase di preospedalizzazione. In caso di variazioni cliniche dello stato di salute del paziente anche le indicazioni chirurgico-anestesiologiche verranno modificate di conseguenza.
Fase 2 – L’incisione
Le tecniche chirurgiche sono varie ed individualizzate, facendo attenzione a non distorcere altre strutture e ad evitare un aspetto innaturale come se l’orecchio fosse “appuntato indietro”.
La correzione delle orecchie a sventola utilizza tecniche chirurgiche per creare o aumentare la piega antielica (appena dentro il bordo dell’orecchio) e per ridurre la conca cartilaginea ingrandita (la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno).
Le incisioni per l’otoplastica sono generalmente realizzate sulla superficie posteriore dell’orecchio in modo tale che non siano visibili. Quando sono necessarie incisioni sulla parte anteriore dell’orecchio, vengono fatte all’interno delle sue pieghe per nasconderle.
Fase 3 – Chiusura delle incisioni
Suture interne non riassorbibili sono utilizzate per creare e fissare la nuova forma della cartilagine al suo posto. Mentre, punti di sutura esterni chiudono l’incisione.
DOLORE:
Il dolore post-operatorio solitamente è ben controllato farmacologicamente.
PRURITO:
Si può verificare una sensazione di prurito sotto le bende. E’ essenziale che le bende rimangano intatte e non vengano rimosse, per qualsiasi motivo. In caso contrario si potrebbe causare la perdita di alcune delle correzioni e potrebbe essere necessario ricorrere ad un intervento chirurgico secondario.
RIPRESA NORMALE ATTIVITA’ QUOTIDIANA:
Solitamente dopo i primi 10 giorni dall’intervento chirurgico si può riprendere tutte le normali attività quotidiane.
E’ comunque necessario evitare traumatismi nel sito chirurgico per almeno i primi 3 mesi.
L’otoplastica offre risultati solitamente immediati in casi di orecchie a sventola, visibili una volta che la medicazione, anche se la forma definita dei padiglioni auricolari sarà confermata una volta rimossa la benda di contenimento e dopo alcune settimane dal primo controllo post-operatorio. Con l’orecchio permanentemente posizionato vicino alla testa, le cicatrici chirurgiche sono nascoste dietro l’orecchio o ben nascoste nelle pieghe naturali dell’orecchio.
I risultati di una otoplastica più estensiva e la ricostruzione possono apparire in più fasi nel corso del tempo.
Il costo può variare in base al tipo di intervento indicato e le condizioni cliniche del paziente.
I costi includono:
La maggior parte dei piani di assicurazione sanitaria non copre la chirurgia elettiva, complicanze collegate o un altro intervento chirurgico correttivo per modificare l’aspetto delle vostre orecchie. Alcuni interventi possono essere coperti da assicurazione sanitaria, in particolare quando vengono eseguiti per alleviare sintomi medici o per ripristinare la funzione uditiva. Una pre-certificazione è spesso necessaria per il rimborso o la copertura. Assicuratevi di consultarvi con la vostra compagnia assicurativa prima di qualsiasi intervento chirurgico.
Piega antielica: una piega che è subito all’interno del bordo dell’orecchio.
Conca cartilaginea: la concavità più grande e più profonda dell’orecchio esterno.
Orecchio ristretto: Chiamato anche orecchio pendente o a tazza, ha diversi gradi di protrusione, una circonferenza dell’orecchio ridotta, una piega o un appiattimento del bordo superiore elicoidale, e un abbassato della posizione dell’orecchio.
Criptotia: Chiamata anche “orecchio nascosto”, si verifica quando il bordo superiore del padiglione auricolare è nascosto sotto una piega secondaria del cuoio capelluto con un ripiegamento anomalo della cartilagine dell’orecchio in alto verso la testa. La piega è il contrario di quella comunemente vista nelle orecchie sporgenti.
Asse dell’orecchio: La linea principale di crescita dell’orecchio.
Anestesia generale: farmaci e / o gas utilizzati durante un’operazione per alleviare il dolore e alterare la coscienza.
Sedazione per via endovenosa: sedativi somministrati per iniezione in vena per aiutare a rilassarsi.
Macrotia: orecchie troppo grandi, una rara condizione.
Microtia: La deformità congenita più complessa dell’orecchio, quando l’orecchio esterno appare con una struttura a forma di salsiccia che assomiglia a poco più di un lobo dell’orecchio, o presenta parti più riconoscibili della conca e del trago o altre caratteristiche di un orecchio normale. Può mancare o meno il canale uditivo esterno o dell’udito. L’udito è compromesso a vari livelli.
Otoplastica: un intervento chirurgico nota anche come chirurgia dell’orecchio per migliorare la posizione, la forma o la proporzione dell’orecchio. Non incide sulle capacità uditive.
Orecchio di Stahl: Un orecchio che ha una forma distorta a causa di una piega anormale della cartilagine.
La scelta di un chirurgo qualificato come il Dr. Giuseppe Spinelli, specializzato in chirurgia maxillo facciale, assicura che è stato selezionato un medico che: